La Prima guerra mondiale è un evento bellico che ci fu tra il 1914 e il 1918, che coinvolse quasi tutti i paesi europei come il Montenegro.
Il Montenegro era un piccolo regno tra le montagne balcaniche, basato sull’agricoltura e allevamento oltre ai commerci con i paesi vicini. Nel 1852 Danilo Petrović-Njegoš rinnovò il Principato vescovile montenegrino con una monarchica proclamandosi Principe. Gli succedette nel 1862 Nicola I (Padre di Elena Petrović-Njegoš regina d’Italia, moglie di Vittorio Emanuele III), il quale nel 1910 fondò il Regno del Montenegro diventando il primo “Re del Montenegro”.
Nel 1912 il Montenegro affrontò un primo grande evento bellico infatti prese parte con la Bulgaria, Serbia e Grecia contro l’Impero Ottomano alle “Guerre Balcaniche”. Uscendone vittorioso ebbe come ricompensa territoriale il Sangiaccato di Novi Pazar. Due anni più tardi nel’14 il paese aderì all’entrata nella Grande Guerra insieme alle Potenze alleate, anche perché aveva stretto un’alleanza con la vicina Serbia invasa dall’Austria.
All’inizio della guerra insieme ai serbi il Montenegro riuscì ad ottenere diverse vittorie resistendo alle offensive degli Imperi Centrali, la peggio fu quando nell’ottobre 1915 la Bulgaria ufficializzo la sua entrata, quindi attaccò da est mentre l’Austria e il Kaiser da nord costringendo gli slavi (tra cui i montenegrini) a ritirarsi verso l’Albania, iniziando così la “Campagna del Montenegro” del 1916.
La conquista del Montenegro permise all’Austria-Ungheria una base per un possibile attacco all’Albania dove le truppe del Regio Esercito Italiano stavano approdando. Il piccolo paese dei Balcani dopo il 1919 venne inglobato con la Conferenza di Parigi nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, che nel 1929 divenne il Regno di Jugoslavia poi repubblica dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il Montenegro ha avuto un ruolo quasi nullo all’interno della Grande Guerra, ma distintosi per aver combattuto pur sapendo di essere un paese piccolo ed imponente.
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