Mafalda, una Savoia a Buchenwald

Mafalda Maria Elisabetta Anna Romana nata Principessa d’Italia e Savoia il 19 novembre 1902 a Roma, era la figlia dei sovrani d’Italia Vittorio Emanuele III e la consorte Elena del Montenegro.

Muti (soprannome famigliare) era docile e obbediente, devota alla famiglia e appassionata d’arte e musica, era molto legata alle sorelle Iolanda, Giovanna e Maria Francesca, con le quali giocava al bellissimo Castello di Racconigi dove trascorse molto tempo della sua infanzia. All’età di dodici anni assiste la madre nel curare i malati di guerra e in attività di maternità.

Mafalda di Savoia e le nozze da sogno nel castello di Racconigi: "L'ultimo  grande evento della residenza sabauda" - La Stampa
Il matrimonio, il Castelllo di Raccoringi, Mafalda di Savoia

Mafalda si sposò con Filippo d’Assia-Kassel, nipote dei Langravi d’Assia e figlio dell’unico Re di Finlandia Federico Carlo, Mafalda era cattolica mentre Filippo era luterano, comunque Vittorio Emanuele III diede il consenso alle nozze che avvennero il 23 settembre 1925. Gli sposini si trasferino in Germania e nel 1933 con l’ascesa del Partito Nazista, Filippo ne divenne membro nominato poi dal Fuhrer Governatore dell’Assia-Nassau (Dove una volta si trovava il Lagravio d’Assia), ed ebbe alcuni incarichi nell’SS.

Filippo d’Assia-Kassel in divisa del Partito Nazista

Tutto e bene quello che finisce bene non nel caso di Mafalda, l’8 settembre 1943 il generale Pietro Badolgio dette l’annuncio dell’armistizio e l’Italia si ritira dalla guerra, i sovrani e il governo vanno al Sud e lasciano l’Italia allo sbando, con i tedeschi numerosi sparsi per tutta la Penisola. In quel momento Mafalda era in viaggio per Sofia per assistere al funerale dello zar di Bulgaria Boris III, cognato della principessa poiché aveva sposato la sorella Giovanna (Articolo qui). Dopo aver consolato la sorella dal lutto, tornando a casa il treno si fermò a Sinaia, dove la regina Elena di Romania le consigliò di non fare rientro in Italia, poiché in seguito all’armistizio i tedeschi erano indignati con la famiglia reale e col governo.

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Elena di Romania

La principessa anche se messa in guardia non seguì il consiglio della regina e fece rientro in patria italiana, poi in Vaticano dove vide i suoi figli custoditi da monsignor Montini futuro Paolo VI. Il 23 settembre Mafalda col l’inganno nazista andò al comando tedesco dove venne arrestata e deportata a Buchewald. I tedeschi volevano assolutamente sapere se lei era a conoscenza che suo padre, il re, avrebbe voluto da prima dell’8 settembre firmare l’armistizio.

Mafalda non lo sapeva ed era vero poiché mai il sovrano e il governo avrebbero detto alla Principessa di voler ritirare il Regno d’Italia dalla guerra. Come tutti i poveri ed innocenti deportati nei campi anche Muti soffriva moltissimo di fame, sete, depressione, lontana dalla famiglia e dal marito; il peggio fu il 28 agosto dell’44 quando un aereo alleato bombardò Buchenwald ferendo gravemente Mafalda, che dopo poche ore morì, devastata dalla despressione fisica e dalle ferite causate dal bombardamento.

Mafalda langravia d’Assia-Kassel, Principessa d’Italia, Etiopia e Albania, è stata una principessa di grande umiltà e moralità d’animo che rischiò la vita per vedere i suoi figli e il marito, morendo poi in una magnera crudele e inumana per non aver fatto assolutamente niente.

Mafalda e i suoi figli

Pubblicato da Sapori di Storia

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